Sessame (AT), 21 giugno 2025
Appennino Bike Tour Festival, 14 eventi in altrettante regioni italiane, nato per promuovere la grande ciclovia dell’Appennino che unisce la Liguria alla Sicilia in un viaggio ideale per unire l’Italia, ha fatto tappa a Sessame, nelle Langhe astigiane, per discutere in un Forum Regionale di come promuovere in zona sviluppo e turismo sostenibile.
“Dopo il momento triste del lockdown nel Piemonte è scattata una passione per il turismo lento che, piano piano, ha invaso tutto il Piemonte, normalmente conosciuto per le sue Alpi, per le montagne per i laghi per la sua storia, ma non proprio contestualmente anche per tutto quel territorio che invece oggi, grazie alle sue bellezze e alla storia di questi piccoli centri, grazie alla sua enogastronomia, è diventato un punto di riferimento per tanti turisti italiani, ma soprattutto stranieri”; ne è convinto Marco Protopapa, consigliere della regione Piemonte, nominato nell’ambito di ABT Festival Ambasciatore dell’Appennino per il suo impegno nella promozione e nello sviluppo dei piccoli centri che ancora oggi rappresentano la storia più autentica del Piemonte.

“Il Piemonte è conosciuto come uno delle regioni più frazionate dell’Italia – commenta Protopapa – abbiamo 1.182 comuni e conseguentemente siamo una realtà ricca di peculiarità, tante bellissime identità che però insieme danno un’offerta turistica eccezionale”.
Ma perché si è partiti da un piccolo comune per promuovere una grande regione?
“Perché è un po’ la storia del Piemonte, che con oltre 1.100 comuni ha tante tipicità, tanti prodotti, tanta gastronomia, e in ogni borgo racconta una storia diversa in un contesto comune – spiega Marco Gabusi assessore regionale Piemonte alla protezione civile – Il Piemonte ha fatto la sua fortuna soprattutto con i piccoli territori di Langhe e Monferrato, dei territori dei laghi, quindi abbiamo voluto per il primo anno partire con Appennino Bike Tour con un comune rappresentativo di questa storia, di questa tenacia, di questa difficoltà a volte nello stare nei piccoli comuni ma che poi hanno un arricchimento dal punto di vista della popolazione, dei rapporti umani, del tessuto sociale.
Serve fare rete? “L’evoluzione che c’è stata in Piemonte, soprattutto nelle Langhe e nel Monferrato, è stata proprio questa – aggiunge Gabusi , anche lui tornato a casa dal Festival con la targa di Ambasciatore dell’Appennino – il campanile è rimasto nell’orgoglio di ciascun abitante, ma poi siamo stati capaci di fondere insieme una politica di sviluppo e di promozione che ormai ci propongono al mondo come un territorio unico. Quindi da un lato l’orgoglio del campanile, dall’altro la capacità di fare sistema tutti insieme per promuovere le nostre bellezze. In questi anni abbiamo avuto molti turisti stranieri, persone che sono venute a passare qualche giorno a degustare i nostri prodotti e tanti, soprattutto dai paesi scandinavi, che hanno deciso di comprare una seconda casa. Qui da noi – conclude l’assessore – ci sono città, paesi che hanno davvero una forte presenza di danesi, di norvegesi e di svedesi, e contiamo ancora di incrementare, perché la nostra storia si racconta nel mondo anche grazie a questi ‘ambasciatori’ che hanno deciso poi di venire a stare qua da noi”.

Numerosi gli ospiti di Appennino Bike Tour Festival che hanno voluto dare il proprio contributo al dibattito, tra cui il parlamentare Marcello Coppo.
“L’appennino ha delle grandi potenzialità che attualmente non sono ancora espresse al massimo – spiega Coppo – ma grazie anche a voi si stanno esprimendo sempre di più e questa è una delle manifestazioni che sicuramente valorizza quello che è il territorio ed è compatibile con quello che è lo sviluppo territoriale, promuove i prodotti locali, fa fare anche movimento, quindi aiuta anche la salute: continuiamo su questa strada, ovviamente bisogna investirci sopra del tempo, della pazienza, magari trovare anche qualche risorsa. In più secondo me si potrà fare molto.”
Ma c’è la possibilità di fare rete? “Penso di sì, perché comunque non è che il comune dove avviene la manifestazione finale o quella iniziale sono gli unici che ne possono trarre giovamento – sottolinea il parlamentare – È un tipo di turismo che porta sicuramente gente sul territorio e anche a livello di ricettività non è un singolo comune di 100 abitanti che può ovviamente assorbire tutta la domanda e quindi l’offerta può essere molto allargata. Per il futuro? Continuare così” .
Al forum la conferma che la strada intrapresa va nella giusta direzione è arrivata proprio dai sindaci.
“Sessame è un piccolo comune, però è un comune che ha tante cose belle da offrire, insomma, cose importanti anche- spiega Paolo Milano, sindaco di Sessame – si, il paese è piccolino, perché stiamo parlando di un comune di 260 anime, quindi non può essere definito grande anzi, però abbiamo tante attività produttive, soprattutto legate al vino che è la cosa essenziale, la cosa principale dal punto del nostro territorio. La giornata di oggi quindi deve segnare l’inizio di un percorso, perché se oggi fermassimo il lavoro che abbiamo fatto finora non servirebbe a niente, serve ripetere queste esperienze per dare più importanza al nostro territorio e alle nostre aziende”.

Dunque, promuovere un piccolo comune per promuoverne altri vicini: come Bubbio, che da Sessame dista meno di dieci chilometri e di dieci minuti in macchina. Anche Bubbio punta sul cicloturismo.
“Si, sicuramente- spiega il sindaco di Bubbio Stefano Reggio – in futuro sarà più organizzato, adesso abbiamo una struttura che è abilitata al cicloturismo con servizi docce, ricariche bici in gestione: abbiamo fatto una convenzione col gruppo di Canelli che ci porta già un flusso di bike turismo importante, anche di stranieri, ma anche del territorio. Siamo in un periodo molto caldo che sta rallentando un po’ la richiesta diurna, ma di sera c’è grande movimento. Lavoriamo con loro in maniera particolare, che sono strutturati per avere più appuntamenti mensili con delle proposte di non gara, ma di uscite notturne e diurne nei boschi, a visitare le cantine come è stato fatto qui a Sessame e altre attività che, secondo quello che ci dicono specialmente numerosi stranieri, sono molto apprezzate: olandesi e danesi hanno magari realtà un po’ più pianeggianti però, effettivamente, il fatto di salire sulle nostre colline sulle Langhe e vedere il Monviso da 150 km, è uno spettacolo irreperibile per loro.”

Un rilancio, quello del turismo in bicicletta, diventato particolarmente importante dopo la pandemia.
“Sicuramente dopo il covid, è mollato molto il settore cicloturistico, anche perché molte persone non si sono più affiliate nessuna associazione – spiega Roberto Brusaschetto, consigliere FCI (Federazione ciclistica italiana) Piemonte – perciò il numero è calato in modo consistente: noi del consiglio regionale stiamo cercando di riattivare di nuovo questo settore entrando proprio nel particolare della parola cicloturismo, perciò avvicinare giovani soprattutto e famiglie. Su cosa puntiamo? Sicuramente sull’enogastronomia e sulla cultura, paesi, città, musei e aziende agricole, agriturismi per attivare tutto questo iter che va uno dietro dietro all’altro, per continuare quello che 10 anni fa c’era. Spero in un futuro più roseo, ne sono certo, soprattutto se le famiglie si danno da fare con i loro bambini”.
Rivivi l’evento ABT Festival del Piemonte a Sessame (AT)